Il Sogno di don Bosco
La storia non è solo quella di cui si fa memoria, ma è anche quella che si costruisce giorno dopo
giorno, con lo sguardo rivolto al futuro.
L’Opera Salesiana di Alassio ha appena compiuto 150 anni, e di storie ne può raccontare tante! Ha
visto camminare tra le sue mura Santi, ma anche imprenditori, ambasciatori, scienziati, politici, e
soprattutto, più semplicemente, uomini e donne “buoni cristiani e onesti cittadini”.
La storia è importante, ma non è sufficiente. Ogni Opera salesiana deve essere attenta ai
cambiamenti della società attorno a sé, al mutare più frenetico rispetto ai decenni passati; è
chiamata a proporre rinnovate attività, ad aggiornare la propria organizzazione, ad ampliare le
relazioni, anche sociali ed istituzionali, perché il lavoro in rete e le sinergie sono sempre più
indispensabili anche nell’ambito educativo, oltre che in quello economico, scientifico e
imprenditoriale.
L’Opera deve saper vivere un impegno costante nel rivisitare il Sogno di Don Bosco, che rimane
caratterizzante, ma deve essere realizzato secondo i segni dei tempi e i bisogni del nostro contesto
cittadino.
Frutto di un percorso di discernimento e studio iniziato da anni, la Casa di Alassio avrà, a partire dal
prossimo anno pastorale, una innovativa forma di gestione. Sotto la diretta responsabilità e
l’accompagnamento della Circoscrizione Salesiana dell’Italia Centrale, l’Opera di Alassio,
confermando la presenza dei Salesiani, attuerà un rinnovamento delle modalità organizzative e
gestionali, ovvero verrà affidata ad un gruppo di laici corresponsabili che, attraverso nuove
modalità di conduzione, cercheranno di rispondere al bisogno di innovazione e di fedeltà alla
tradizione che la realtà odierna richiede.
Non si tratterà quindi solo di un cambio di persone alla direzione dell’Opera, ma di una revisione
complessiva degli organi e dei processi decisionali di tutta l’Opera.
Un cambio della guardia epocale, che non è frutto di un ripiego per un problema contingente – la
carenza di vocazioni – bensì di una matura scelta: il potenziamento numerico e formativo di laiche e
laici, collaboratori e corresponsabili nella gestione della presenza nel nome di Don Bosco, oltre a
essere un esercizio fondato sul protagonismo laicale in ambito ecclesiale e civile, è una rinnovata
modalità di gestione delle Case, che già Don Giovanni Bosco aveva cominciato a sperimentare nelle
origini della Congregazione.
Ci saranno molte sfide da affrontare: formative (contrastare l’abbandono scolastico sempre più
precoce), socio-educative (individuare i bisogni più profondi dei giovani e rispondervi in modo
adeguato), economiche (proseguire nonostante il calo demografico e le difficoltà della scuola
pubblica non statale), culturali (prestare maggior attenzione all’impoverimento e al disagio
giovanile).
Non solo scuola. Oratorio, chiesa pubblica “Madonna degli Angeli”, ostello e nuove attività allo
studio: tutte offerte educative, religiose, formative che continueranno a raccontare e scrivere una
storia che si ispira a Don Bosco, che in Alassio ha vissuto momenti di riposo e progettazione per il
futuro della Famiglia Salesiana.
Don Bosco, nella sua vita, ha più volte cambiato e aggiornato la realizzazione dei suoi sogni e
desideri, perché, nell’educazione, il futuro chiede innovazione, oltre all’ancoraggio nella tradizione
e nel passato.
Questo è lo scenario della Casa di Alassio, già proiettata oltre i 150 anni della sua storia, che,
con rinnovate modalità, è decisa nel proseguire l’offerta educativa e religiosa. Il futuro della
presenza di Don Bosco in Alassio: una Casa costruita sulle relazioni e aperta a tutti.
I salesiani e i laici della Comunità Educativo Pastorale di Alassio.
Alassio, 3 agosto 2021
ISTITUTO SALESIANO MADONNA DEGLI ANGELI
VIA SAN GIOVANNI BOSCO 12 – ALASSIO
info.alassio@donbosco.it