Un po’ di Storia
1870: Don Bosco apre ad Alassio la prima scuola salesiana fuori dal Piemonte, dopo l’oratorio di Valdocco a Torino, le case di Mirabello, Lanzo e Cherasco. Già in quel tempo, Alassio era una località di buone tradizioni culturali: nel 1863 il parroco della città, Don Francesco Della Valle, scriveva a Don Bosco, a nome proprio e dell’intera Municipalità alassina, proponendogli di impiantare una casa di educazione. I contatti epistolari proseguirono nel tempo, finché Don Bosco verrà ad Alassio per la prima volta nel 1869 e sarà favorevolmente colpito dall’ex convento di Santa Maria degli Angeli, che diventerà poi la Casa Salesiana. Il 1° giugno 1870 si stipula tra Don Bosco e la Giunta Comunale la Convenzione per l’apertura del collegio-convitto. All’articolo 1 di tale Convenzione si legge: “Il sacerdote Don Giovanni Bosco si obbliga per sé e per i suoi eredi ad aprire un Collegio-Convitto in questa città di Alassio e a somministrare l’istruzione classica, ginnasiale ed elementare tanto ai giovani cittadini, quanto ai forestieri”. Così il 20 settembre dello stesso anno apre ufficialmente la Casa Salesiana di Alassio. Direttore: Don Francesco Cerruti. Economo: Don Francesco Bodrato. L’insegnamento comprende i quattro anni (allora) di scuola elementare e i cinque di ginnasio. Nel programma illustrativo della scuola, stilato dallo stesso Don Bosco, si legge tra l’altro: ”Nel centro della amena Riviera di Ponente, tra Genova e Nizza in Alassio sarà aperto un Collegio-Convitto a favore della studiosa gioventù. […] Gli insegnanti saranno patentati, le materie e le discipline scolastiche saranno in analogia coi programmi e regolamenti governativi. Si assicurano le più vive sollecitudini affinché agli allievi non manchi nulla di quanto può contribuire al loro profitto morale, sanitario e scientifico”.