Buongiorno 16/11
“Voglio che le cariche importanti, dove si decide per il mondo,
vengano assegnate solo a donne madri di figli.
Sarei così curioso di vedere se all’interno delle loro decisioni
riuscirebbero a scordarsi il loro futuro”. (“Il padrone della festa” di Fabi Silvestri Gazzè)
Così inizia una canzone non particolarmente famosa di tre cantautori italiani, che tratta di un tema apparentemente poco canticchiabile: la salvaguardia del pianeta.
Venerdì 12 si è conclusa a Glasgow una Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, dove i più importanti leader mondiali si sono incontrati per discutere e prendere decisioni.
Tra loro ci sono anche, in effetti, “donne madri di figli”. I tempi cambiano, la parità di genere, per fortuna, avanza. Avranno ragione allora quei cantanti, il mondo migliorerà? È da vedersi, perché forse non si tratta di una questione di genere, forse non basta essere donne o uomini, o madri o padri. Forse basta non essere egoisti. Si torna sempre a quel famoso detto dei nativi americani: “La Terra non è un’eredità che riceviamo dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli”. Oppure, per continuare con quella canzone: “Invece ciò che ti riguarda mi riguarda, come ciò che lo riguarda ti riguarda, se siamo ammanettati tutti insieme alla stessa bomba”.