Buongiorno del 19/5
“Non voglio sentirmi intelligente guardando dei cretini, voglio sentirmi cretino guardando persone intelligenti”.
Questo diceva, intervistato a proposito del reality show “L’isola dei famosi”, Franco Battiato, cantautore italiano scomparso proprio ieri.
Sono moltissime le cose che si potrebbero dire su Battiato. Ho deciso di dirne solo una: Battiato era un intellettuale vero. Molto spesso utilizziamo questa parola a sproposito, a volte addirittura in senso dispregiativo. Ma essere intellettuale, come lo era lui, in realtà vuol dire semplicemente questo: mettere continuamente alla prova la propria intelligenza. Quella di cui tutti siamo dotati. Non serve a nulla adagiarsi in quello che già sappiamo, crogiolarsi nei piccoli o grandi successi che abbiamo già ottenuto. Battiato vedeva la vita come un cammino di continuo miglioramento, senza fine. Non si arriva mai. Ed è quello il bello.
Nelle sue canzoni, Battiato prendeva con sdegno le distanze da tutto ciò che c’è di basso, disonesto, spregevole al mondo. Ma non per questo si arrendeva di fronte a questo disgusto. Anzi, “questo secolo oramai alla fine, saturo di parassiti senza dignità, mi spinge solo ad essere migliore e con più volontà”.
Seguiamo il consiglio di Battiato, seguiamo questa spinta. Facciamoci strada a gomitate tra la folla di cretini e andiamo a sentirci stupidi davanti a chi ne sa più di noi.