Buongiorno del 24/3
“Per noi credenti, ‘sorella acqua’ non è una merce: è un simbolo universale ed è fonte di vita e di salute. Troppi fratelli, tanti, tanti fratelli e sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata! È necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi igienici. Ringrazio e incoraggio quanti, con diverse professionalità e responsabilità, lavorano per questo scopo così importante.” Papa Francesco, lunedì 22 marzo, in occasione della la Giornata mondiale dell’Acqua, per ridurre il più possibile il consumo di acqua e raggiungere i traguardi di sostenibilità ambientale.
Ci sono Paesi dove l’accesso all’acqua potabile è un problema per larga parte della popolazione. L’Unicef afferma in una nota che 1 su 5 bambini al mondo non ha abbastanza acqua per far fronte ai propri bisogni alimentari. Migliaia di bambini in africa muoiono ogni anno per malattie legate all’acqua. “La crisi idrica del mondo non sta per arrivare – è già qui e i bambini ne sono le principali vittime”, ha detto Peter Hawkins, rappresentante dell’Unicef in Nigeria. Secondo il Fondo dell’Onu per l’infanzia migliaia di bambini sopravvivono grazie alla distribuzione di acqua con cisterne mobili e a pozzi non protetti e molti di loro sono costretti a lasciare le proprie case in cerca di nuove fonti.
Molte volte sentiamo questi discorsi. Ormai lo sappiamo. Ma non basta.
Metterci oltre alla testa, il cuore e le mani. Far diventare questa conoscenza un gesto concreto. E quotidiano.